Talora la verità viene fuori in maniera improvvisa, sorprendente, inaspettata, persino involontaria. E’ stato il caso dell’uscita del Ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano alla serata di proclamazione dell’ultimo premio Strega. Intervistato da Geppi Cucciari con un innocuo ‘Cosa pensa Ministro dei libri della cinquina finalista quest’anno?’ – praticamente un invito, un assist per i consueti melensi panegirici autoreferenziali – il Ministro, ospite d’onore ed membro di giuria, se ne è uscito con un candido e devastante ‘Proverò a leggerli’. Impareggiabile!! Così, semplicemente, esplosivamente, quello che gran parte del Paese pensa dei premi letterari a cominciare dallo Strega, era stato vomitato. Dal più alto livello. Nella maniera insieme più raffinata e più brutale. Poi il Ministro ha cercato di correggere il tiro (li avrebbe anche approfonditi, i libri), ma ormai la frittata della sincerità era fatta, la verità era scappata dal recinto, e la pezza non poteva che essere peggio del buco. Tant’è che la conduttrice, attrice comica consumata, dopo non aver saputo trattenere la battuta ‘Ma si spingerà oltre la copertina?’, ha abbozzato e glissato via. Questo è. Da decenni ormai sono proposti e promossi libri che nessuno legge, che con la cultura non hanno niente a che vedere … piuttosto con gli interessi e gli equilibri di potere editoriali, con la propaganda politicamente corretta, con l’autoreferenzialità dei gruppi personali, con le clientele del settore.