In Francia l’Islam vince.
E la Francia è vicina.
La shari’a pure.
A Roma, del resto, come a Parigi sventolano più bandiere palestinesi e dei terroristi di Hamas che tricolori, mentre “falce e martello” spodesta “libro e moschetto” riguardo all’antisemitismo ed alla caccia all’ebreo, già cacciato ed impedito di parlare. come dettano le nuove leggi razziali della sinistra, da Jean-Luc Mélenchon in giù.
Non è la prima volta, perché l’Historia si ripete: carcere duro, gulag, piombo per i medici ebrei, tutti sionisti, ergo nemici del popolo, peggio di Rudolf Slansky e degli altri israeliti cecoslovacchi.
Non è la prima volta che l’ideologia travolga il cervello degli stessi ebrei, quelli malati di comunismo, che non nutrirono dubbi sulle “giuste” impiccagioni di israeliti reazionari, nonché sabotatori della santa produzione realsocialista.
Si rilegga Sergio Segre: “La soddisfazione per la liquidazione dei sabotatori. La cancrena del tradimento è stata vinta” (L’Unità, 30 novembre 1952).
Così, l’ebreo Segre festeggiò gli omicidi dei suoi “fratelli”, peraltro comunisti, ma inesorabilmente gente di Mosè, Rudolf Slanky, Bedřich Geminder, Otto Šling, André Simone, Karel Svab, Otto Fischl, Rudolf Margolius, Vladimir Clementis, Ludvik Frejka, Bedřich Reicin.
Eppure, a parte le lapidazioni per le supposte adultere; a parte le donne da ammazzare per il hijab malposizionato; a parte l’amarissimo destino che penderà sui militanti Lgbtq+ e sugli omosex cani sciolti; a parte che a Piero Fassino gli avrebbero già tagliato la mano destra, profumino compreso; a parte la cancellazione della liberaldemocrazia e l’avvento della gioiosa macchina da guerra dell’Occhetto teocratico; a parte il fatale degrado dalla toga rossa alla toga religiosa, sino alla polizia morale, non tutto il male verrà per nuocere, in ispecie alla mascolinità etero.
In tandem con Victor Manuel Fernàndez, autore di due testi eroteocratici (La pasiòn mìstica/espiritualidad y sensualidad; Saname con tu boca), pedalerà spedito verso di noi il machismo di Maometto.
Il maschio italiano convertito sulla via non di Damasco, ma della Mecca, supererà Rodolfo Valentino ed il mito del latin lover, nel duro ingaggiocon 72 vergini dagli occhi corvini.
Si badi, saranno autentiche bellezze, ignote a sinistra – Alessia Morani, comunista dal bel volto umano fa eccezione, ma non fa la regola delle beltà alla Schlein -.
Ogni magnifica illibata dalle nere pupille sarà, per giunta, accompagnata da 72 ancelle.
Se il napoletano, fattosi esplodere non per De Luca, ma per Chillullàh, il più grande, sale in paradiso con tutte le 4 mogli, ogni consorte condurrà con sé altre 72 vergini, più 72 ancelle cadauna.
Tra mogli, fanciulle intonse e ancelle il convertito godrà di 10.666 femmine con le labbra tumide al peccato, come insegna il manuale del bacio redatto dal cardinale Fernàndez.
Dalla slinguata al dicastero per la dottrina della fede, Consule Bergoglio, per Victor Manuel il passo fu breve.
Insomma, rimanendo tra gli ebrei, oggi da ammutolire e da accoltellare, il saggio e sapiente Salomone, l’israelita che si trastullava soltanto con 700 mogli e 300 concubine, al confronto con lo stallone islamico fa la figura del pulciaro sessuale.
Non basta, il milite caduto per Chillullàh fruirà dell’ulteriore beneficio di 3 cicli muliebri, ognuno di 70 anni.
Dopo 70 anni le urì usate saranno rottamate, perché in quel giardino celeste non esistono pezzi di ricambio, meccanici, tagliandi annuali.
La donna islamica è usa e getta.
Appositi incentivi sul nuovo favoriscono, infatti, l’arrivo di migliaia di altre fanciulle, giammai a motore elettrico, ergo non a rischio incendio, autonomia infinita, età massima consentita 33 anni.
E il sistema Taylor della fornicazione paradisiaca procede.
Tuttavia, dopo i 210 anni, i coranisti tacciono e non ci illuminano sul probabile quarto ciclo. Che sia il settantennio dell’impotenza coranica?
Ulteriore delizia dei primi tre cicli è costituita dall’assenza di suocere, delatrici di portineria e di chef telelogorroici, inaffidabili quanto i loro spot sulla magica polvere scrostasporco.
Per intercessione del Più grande di ogni cosa, il nostro martirizzato jihadista di Acerra, per oltre due secoli, si avvarrà dell’ effetto Viagra.
Gli accoglisti a tutti i costi più che bischeri si connotano passionali e voluttuosi: riempirci di islamici promette un futuro nerissimo per i cittadini, roseo e gaudioso per i lussuriosi emeriti tromboni dell’accoglienza e delle sanzioni penali agli islamofobi.
Eppure, una professoressa di liceo ci potrebbe salvare dai compagnucci di Maometto, dalla shari’a, dalla polizia morale, se avrà il coraggio di citare spesso e rivalutare l’Alighieri.
Dante depositò il Profeta nella nona bolgia, sconfitto, mostruoso e deturpato: Vedi come è mutilato Maometto! Davanti a me se ne va piangendo Alì, col volto squarciato dal mento sino alla fronte…
Il Divin poeta e Vittorio Alfieri, autore del Misogallo, rivolto polemicamente agli antisemiti ed ai Mélenchon, preserveranno libertà, parlamentarismo e tricolore.
W l’Italia, abbasso la Francia di Kylian Mbappé, più comizi che gol.