Mai come in questa situazione occorre prudenza nelle valutazioni e nei giudizi. E bando alle invettive e agli anatemi. E non solo perché le fake news sono dietro l’angolo (ci ricordiamo tutti le armi di distruzione di massa di Saddam – denunciate da Bush e Blair – che poi esistevano solo nella mente bacata di chi si era bevuto quella panzana). Forse la ragione e il torto non stanno da una parte sola, forse non si possono tagliare giudizi così netti, drastici, tranchant. E per di più presumere di essere gli unici depositari del verbo e della giusta causa, che tutti, il mondo intero, devono senza fallo riconoscere. Anche perché, volenti o nolenti, non è così. Mezzo mondo almeno è su altre posizioni. E gli altri vanno rispettati. Tali presunzioni oltretutto, con annessi sfottò ed eccessi di fanatico zelo tipici della propaganda prebellica, non hanno nulla a che vedere con pretesi modi liberali, tolleranti, ragionevoli, e financo democratici. Vorrei ricordare alle anime belle che nella storia recente abbiamo già assistito a guerre ideologiche, Vietnam e Afghanistan, portate dal ‘mondo liberò, e abbiamo visto come sono andate a finire. Dunque un po’ di real politik non guasterebbe. E in questo caso c’è da osservare che l’Ucraina non sta nel Golfo del Messico ma ai confini russi, e i missili non volano sulla East Coast degli Stati Uniti ma nei cieli d’Europa. E il gas russo serve a noi europei. Tutto questo per dire che se volessimo davvero la pace, ciò sarebbe solo nel nostro interesse. Ma allora ci dovremmo comportare diversamente. A questo proposito, ai sedicenti pacifisti che manderebbero armi e persino uomini in Ucraina, vorrei sommessamente far notare l’incongruenza logica delle loro invocazioni. La capirebbe anche un bambino. La guerra non si ferma distribuendo armi. Sia concessa ancora una piccola riflessione sui valorosi combattenti per la libertà dell’esercito ucraino, quegli stessi che mandano le loro donne a fare le badanti e … in Occidente, restando loro in panciolle in casa propria. Ora hanno pensato bene di trincerarsi nelle città, prendendo di fatto come scudi umani i propri civili… compliments!!
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