Il Papa non è stato capace di dire una parola di conforto, almeno una, a chi vive  nel dramma del COVID. Ha cambiato l’orario invece andava cambiato  tutto. Il Papa argentino non è stato capace di farsi uomo universale, malgrado l’età. Dolore e morte non consentono il mestiere di essere prete, come si è meccanici o cuochi. Anzi i cuochi soffrono per i divieti loro imposti. Le televisioni non sono state in grado di offrire un’alternativa valida. Solo film usurati e spettacoli banali. Mi piacerebbe sapere  come ha passato Berlusconi la vigilia di Natale al sicuro in Francia. Qual è stata la sua cena elegante di  Natale, falso cattolico che vede nella figa, si proprio nella figa di qualunque donna,  la sua unica aspirazione. E anche i vari Conte con fidanzata e suocero evasore, i vari Renzi e donnette divenute da  manovali  agricole a ministre  a cui si dovrebbe il futuro del governo. Questo è un Natale che né i religiosi né i consumisti sono riusciti a salvare almeno  almeno un po’. E’ un Nonno gelo sovietico , squallido e gelido. Quest’anno non bastavano le frasi fatte e gli slogan. Altro che buone feste! Vergognatevi. L’unico momento alto che ho vissuto è la sosta e la preghiera alla tomba dei miei. A vive alta. Al cimitero non c’era nessuno, con e senza mascherina. Alla vicina tomba del Conte di Salmour, segretario di Cavour, neppure un fiore perché il
Sindaco di Torino è ignorante e insensibile. Anche la baronessa Fusilli morta nel 2019 non avrebbe avuto un fiore, se non fosse stato per me  suo cugino. E i Fusilli sono storia patria, non un tipo di pasta.
Stasera penso a cosa avrebbe detto san Giovanni Crisostomo, don Mazzolari, Sant’Antonio da Padova, San Francesco, San Domenico, alcuni dei grandi predicatori. E vorrei anche sapere cosa avrebbero detto a Natale De Gasperi, Croce,  Calamandrei, Salvemini in età di Pandemia. Erano uomini, non ominidi come i politicanti attuali che si sono ritirati a mangiare come dei poveri uomini lo zampone e un po’ di vino.
L’Italia ha bisogno di uomini e donne vere. La Chiesa altrettanto. Questo è un Natalicchio da dimenticare o da ubriacare in qualche bicchiere di troppo: una suprema bestemmia che solo gente di infimo livello può vivere senza vergognarsi.