Ha ideato su LinkedIn una community attiva e produttiva di manager, docenti, studiosi, pensatori, specialisti, innovatori per sviluppare i “Prolegomeni al Manifesto del Pop Management”. Si tratta dell’ultima iniziativa del filosofo e scrittore Marco Minghetti, docente ed esperto di Risorse Umane, per fondare gruppo in grado di condividere le proprie idee e il proprio know-how e di delineare così i tratti distintivi di un nuovo modo di interpretare il management, in cui l’azienda diventi un organismo creativo e partecipativo. «Affinché la Pop Revolution del management possa portare al rinnovamento della Direzione HR, in linea con i valori e gli strumenti della contemporaneità, – chiarisce – un’azienda deve saper competere con i format della cultura pop contemporanea, dai podcast ai videogiochi, per restare rilevante e ascoltata da tutti i suoi stakeholder».
Leadership, Collaborazione, Organizzazione, Engagement, Storytelling, Sensemaking, Innovazione sono i sette pilastri Pop e ogni voce della community aggiunge una tessera nuova al mosaico dell’innovazione manageriale, individuando perciò nell’approccio multidisciplinare la forza del Manifesto del Pop Management e, dunque, nella creatività, nell’autenticità e nella collaborazione il vero motore del cambiamento.
Tutto nasce dal Manifesto dello Humanistic Management sulle nuove frontiere della cultura d’impresa, che ha celebrato il ventennale, e dalla grande varietà di pubblicazioni di Marco Minghetti (scrive sul sito: una decina di libri che spaziano dalla saggistica alla narrativa, ma tutti caratterizzati dall’essere fuori da ogni classificazione ‘di genere’ e dall’essere realizzati in collaborazione con personalità eccellenti, da artisti come Milo Manara e Luigi Serafini, al Premio Nobel per la Letteratura Wislawa Szymoborska, a economisti e politici come Paolo Savona ed Enrico Letta, a filosofi come Pier Aldo Rovatti e Carmelo Vigna, ma l’elenco potrebbe continuare a lungo), l’ultima delle quali, uscita a marzo 2024, è la versione illustrata della Prima Stagione di “Ariminum Circus” inserita dalla Giuria della XXXVI edizione del Premio Calvino nella lista dei ‘30 gloriosi’ del 2023, con la seguente motivazione: “per l’impeccabile scrittura intessuta di infiniti echi culturali che mira a comporre, con l’accompagnamento di splendide illustrazioni, un vorticoso manuale di letteratura futuribile”. Ispirato alla Popsohia di Deleuze, il volume (un po’ romanzo, un po’ saggio, un po’ graphic novel) è una metafora dei cambiamenti in atto: lo afferma l’autore nel blog a sua cura su Il Sole 24 Ore “Le Aziende InVisibili”, in cui racconta “la trasformazione delle aziende tradizionali in social organization: un nuovo modo di fare impresa che consente alle persone di lavorare con molta più efficienza attraverso la costituzione di community collaborative online”.
Il 2024 si è chiuso all’insegna del Pop con una vera e propria strenna natalizia: “Il volo del Roc”, una graphic novel di Fabrizio Schioppo ispirata al secondo episodio di “Ariminum Circus Stagione 1”, fruibile online o scaricabile cliccando sui link dedicati all’interno di Prolegomeni 70, elencati nel blog, diventanti nel tempo un formidabile esercizio di Intelligenza Collaborativa che finora ha dato frutti imprevedibili d’interazione produttiva e molti altri promette di generarne nel 2025.
«Un regalo per tutti – afferma Minghetti – e in particolare per una Community Pop in impetuosa crescita anche attraverso momenti di incontro fisico che stanno diventando sempre più frequenti – il primo Aperitivo Pop svoltosi qualche giorno fa è ormai una leggenda metropolitana – tanto che verrà pubblicato mensilmente su LinkedIn il calendario degli eventi Pop in programmazione».
Spoiler 2025: l’evento che sarà oggetto di uno dei primi Prolegomeni Pop dell’anno sarà l’avvio del nuovissimo Master IULM di Comunicazione e People Engagement.