A Torino sta per alzarsi il sipario sulla trentanovesima edizione di LOVERS, il primo festival europeo del cinema Gay e LGBTQ+ ideato nel 1986 da Giovanni Minerba e Ottavio May, che nel corso del tempo ha contribuito – per la propria parte – ad ampliare l’attenzione e la sensibilità sociale verso le diverse sfumature dell’amore.

Nella conferenza di presentazione, Wladimir Luxuria – per il quinto anno alla direzione –  lo ha dedicato ad” una delle persone più buone che io abbia conosciuto nel mondo dello spettacolo” : a Sandra Milo, che ne fu madrina nel 2021.

Nell’arco di sei giorni, un calendario fitto di rappresentazioni – ben 53 films , fra cui 4 anteprime mondiali, 3 europee e 28 italiane – al cinema Massimo ; ma anche di  musica, spettacoli e momenti di riflessione ad illustrare sentimenti e problematiche dell’ amore “diverso” . Che amore è: nonostante diffidenze, ostacoli, difficoltà.  Eppure, talvolta, favorito da appoggi insperati.  

Così avvenne in Spagna quando la nascita del movimento gay venne protetta dalla Chiesa quando ancora l’omosessualità era considerata un crimine. Di questo particolare aspetto tratterà il film, fuori concorso, Te estay amando localmente di Alejandro Manin, del 2023, che concluderà la rassegna.

In apertura, invece – martedì   16 alle 20,30 –  il lungometraggio Duino che segna l’esordio alla regia dell’attore e cantante argentino di Juan Pablo Di Pace, nel ruolo dell’adolescente argentino Mathias, che ha vinto un concorso per studiare all’estero., dall’altra parte del suo mondo. Andrà a frequentare il prestigioso Collegio del Mondo Unito dell’Adriatico – frequentato anche dal regista -e, in quei luoghi meravigliosi, farà esperienze di vita e scoprirà di amare Alexander.

Mercoledì 17 alle 15, Rupert Everett riceverà il prestigioso premio Stella della Mole alla carriera. Il giorno successivo, il regista introdurrà in sala Another country   del 1984 nella versione restaurata, opera fondamentale della filmografia gay. L’opera, che venne anche premiata a Cannes, tratta del rapporto fra due studenti di un prestigioso college nella società britannica degli anni ‘30, nella struggente rievocazione di uno di essi ormai anziano. Successivamente sarà proiettato The scandalous adventures of Lord Byron, sulla vita del poeta inglese.

Due le madrine d’eccezione. Maria Grazia Cucinotta, che parteciperà ad un talk nella serata d’apertura alla Mole Antonelliana, e Nancy Brilli, a cui sarà affidata la premiazione nella cerimonia di chiusura.

Molto spettacolo, oscillante fra l’impegno di fondo e il divertimento anche scanzonato: come le previste lezioni di Tuca Tuca che saranno svolte da Carmen Russo ed il coreografo Enzo Paolo Turchi che inventò il ballo. La rapper Big Mama, reduce dal successo sanremese, parlerà di body shaming e di body positivity. Fra gli ospiti anche l’attrice Annagaia Marchioro, conosciuta dal pubblico per le sue partecipazioni al programma Propaganda Live su la 7; il creatore digitale Guglielmo Scilla e l’ufficio stampa Angelo Perrone, che parlerà della cinematografia attraverso la propria esperienza con chi la fa. La vocalist drag queen Tekomaya sarà protagonista di una performance nella serata inaugurale.

Ed ancora: l’attivista greca Fenia Kirkami, l’attore Paolo Camilli, lo scrittore e conduttore Fabio Canino, il   ballerino e modello Micael Nevola, la presidente di Arcigay Natascia Maesi .

Atteso il ritorno di Alberto Barbera, già direttore di Cinema Giovani e del Museo del Cinema, da 12 anni direttore della Mostra del Cinema di Venezia.

Giulio BASE, direttore del prossimo Torino Film Festival che sarà dedicato a Marlon Brando, introdurrà – giovedì 18 alle 17,15 – la proiezione di reflections in a golden eye, di John Huston, del 1967. Si tratta dell’unica pellicola in cui Brando interpretò un omosessuale: la storia parla del maggiore Penderton, sposato con una donna bellissima (interpretata da LIz Taylor), ma segretamente innamorato di un suo soldato. L’ingresso alla sala è gratuito.

Tra i titoli da ricordare, The visitor, adattamento del regista Bruce La Bruce di Teorema    di Pasolini, e l’unica proiezione in Italia del documentario Lil Nas X: Long live Montero di Carlos Lopez Estrada e Zac Manuel.

Le opere saranno organizzate in tre sezioni competitive: affidata alla regista Roberta Torre quello sui cortometraggi; allo scrittore Luca Bianchini quella sui documentari; al manager brasiliano Alexander Mello quella sui cortometraggi.

Come da tradizione, i giudici saranno gli studenti, mentre la novità è il premio Audience award, che verrà assegnato dal pubblico. 

Il programma dettagliato è sul sito loversff.com