Legro è una piccola frazione di Orta San Giulio. A differenza del capoluogo che s’affaccia sul lago che ne porta il nome e sull’omonima isola, Legro è a monte, all’inizio della strada che sale verso Miasino e Ameno, in corrispondenza della stazione ferroviaria. Dal 1998 è diventata un’interessante meta turistica grazie a dei bellissimi affreschi che ne colorano il centro storico. Con il titolo Il Cinema messo al muro è entrato con buon diritto a far parte del circuito nazionale dei paesi dipinti , le località italiane con i muri delle case affrescati da artisti di fama nazionale o da sconosciuti amanti di questa tecnica pittorica. Unico esempio tra i tanti, Legro propone una straordinaria galleria d’arte a cielo aperto, dedicata ai film che utilizzarono come set i paesi attorno al lago d’Orta e le località del Piemonte in genere. I murales sono quasi una sessantina e adornano buona parte dei muri della frazione. Passeggiando per le viuzze di Legro si possono rivivere, attraverso i fotogrammi dipinti, scene di famosi film che videro il Lago d’Orta e il Verbano come cornice: Il balordo, L’amante segreta, Una spina nel cuore, La voglia di vincere, Il piatto piange e La stanza del Vescovo. Oltre a questi si possono ammirare la Freccia Azzurra dell’omegnese Gianni Rodari che il regista Enzo D’Alò trasformò in un film d’animazione o Addio alle armi di Charles Vidor , La spia del lago o I racconti del maresciallo di Mario Soldati, con Turi Ferro e Nino Buazzelli. Per non parlare poi dell’immagine fiera e indolente della mondina di Riso Amaro, con la sua maglietta attillata e le calze nere a metà coscia, che trasformò Silvana Mangano in una icona del cinema italiano. C’è anche una Galleria degli Artisti a Legro che, di volta in volta, si arricchisce di nuove opere d’arte con i progetti promossi dalla Pro Loco Legro Accademia delle Arti e del Muro Dipinto, per molto tempo presieduta da Fabrizio Morea, infaticabile e vulcanico promotore della cultura e del turismo sul lago d’Orta. Legro rappresenta un’ottima meta per una gita sul lago d’Orta e val bene una visita che imprimerà nella memoria emozioni e ricordi dell’immaginario del mondo della settima arte e dei divi di quel fantastico immaginario di celluloide. La mappa dei paesi dipinti in Piemonte propone ventuno località che si fregiano di questo titolo, collocandolo al primo posto  tra le regioni per numero di realtà nel panorama nazionale che conta 125 luoghi dell’Associazione Italiana Paesi Dipinti. Tra queste le cuneesi Bagnasco (la località del Bal do Sabre, le danze degli spadonari), Roccaforte Mondovì, Bergolo, Narzole e Vernante ( con le immagini di Pinocchio, omaggio al grande disegnatore Attilio Mussino, forse il più grande illustratore delle avventure del burattino di Collodi), le torinesi Alpignano, Brandizzo e Maglione (con il celebre MACAM, il museo d’arte contemporanea all’aperto fondato da Maurizio Corgnati), Pogno nel novarese, Bioglio e Mezzana Mortigliengo nel biellese e Cassano Spinola nell’alessandrino, con le sue poche case lungo il crinale delle prime colline tortonesi. In ultimo, vale la pena ricordare l’iniziativa unica e certamente irripetibile che coinvolse Torre Canavese, dove diversi artisti provenienti dall’ex Unione Sovietica, con lo scopo di far conoscere l’arte e la cultura dell’Europa orientale, produssero ottantotto opere murali che, accanto a pannelli ceramici e opere di pittori canavesani, hanno abbellito l’incantevole borgo raccolto attorno allo storico castello.