In un articolo  sul  “Corsera”  del 16  gennaio, sui trasformismi e cambi di casacca, Gian  Antonio  Stella  scrive: ”tutta  la storia  italiana  è piena  di governi  dalla maggioranza  risicata  o addirittura di  minoranza” e  prosegue   citando il governo  Pella  vissuto dall’agosto  1953  al gennaio 1954 . Ora  è  bene ricordare  che questo  governo  ebbe  la fiducia   alla  Camera  con 315  voti  favorevoli , 215  contrari e 44 astenuti  ed al Senato  con 140  sì  e  86  no. La  maggioranza  quindi  formata  da  Democrazia Cristiana, con 263  deputati, più  i  40  del  Partito  Nazionale  Monarchico, i 13  liberali  e 3  Volkpartei  assicurava  319  voti su 590, e nel proseguo   forse  anche  il MSI, con 29 deputati  poteva passare dalla  astensione  al voto favorevole, specie  quando  si  vide  l’energica  presa di posizione  del governo  perla  difesa della  italianità  di  Trieste, ancora sotto  il governo anglo  americano, il  AMG.FTT. Questa  è  storia  non oppugnabile  e spiace che un articolista del valore di  Stella l’abbia  dimenticata.