È tutto chiaro fin dalla dedica: “Alla mia città, L’Aquila, Capitale italiana della Cultura 2026”. La devozione di Goffredo Palmerini alla sua terra d’origine si manifesta in tutte le sue attività e anche nell’ultimo volume “Ti racconto così”, il sedicesimo (il primo libro è uscito nel lontano 2007).
Da poco in libreria per i tipi di One Group Edizioni – che nell’aletta di copertina evidenzia: «L’arte ‘combinatoria’ di Goffredo Palmerini è quella di creare accostamenti, di mettere armonicamente insieme narrative diverse per argomenti, luoghi, persone, eventi, arti… […] Attraverso questo meccanismo noi costruiamo la nostra realtà e diamo forma alla nostra esperienza. La narrazione di Palmerini intreccia le voci e le vicende di tanti, abbraccia passato e futuro, storie personali e collettive. Un arricchimento di punti di vista, di esperienze, di condivisione» – il volume si presenta come una cospicua raccolta di testi e articoli pubblicati dal maggio 2022 al maggio 2023 che, partendo da uno scritto più corposo sulla storia e sulle diverse realtà dell’emigrazione italiana, analizza poi ritratti di personaggi esemplari e su molteplici e interessanti eventi ed argomenti socio-politici, artistici, religiosi, culturali.
«Come un vero e proprio annalista, anche Palmerini ci restituisce numerose e varie cronache, a partire dai fatti destinati a passare alla storia, come la partecipazione di Papa Francesco al rito della Perdonanza sino a importanti eventi culturali, quali le celebrazioni in onore di Margherita d’Austria e la presentazione dell’Itinerario Culturale Europeo “Le vie dell’imperatore Carlo V”», annota nella Prefazione Lucilla Sergiacomo, che ricorda, tra l’altro, il drammaturgo Mario Fratti scomparso di recente, mentre Palmerini si sofferma sul libro Invito alla lettura di Flaiano che Sergiacomo ha scritto in occasione del cinquantenario della morte dell’autore abruzzese.
Numerosi sono gli articoli di primaria importanza, ne citiamo solo alcuni per indicare personalità, iniziative e tematiche trattate: “La lunga marcia delle donne nelle Istituzioni”, “Hafez Haidar, numero uno al mondo come traduttore dall’arabo”, “La saggezza e l’audacia, per ricordare David Sassoli”, “Cristianità, il programma Rai di suor Myriam Castelli” (apprezzata e conosciuta di persona anni fa, al primo “Festival della Comunicazione” dei Paolini tenutosi a Caserta, dove presentavo e curavo l’ufficio stampa, ndr). Non possiamo omettere l’inserimento nel libro dell’intervista firmata da Anna Fusaro “Il David a Palmerini, fonico aquilano che ama la montagna”, riservata al figlio di Goffredo, Alessandro, maestro della presa diretta, vincitore del David di Donatello 2023 nella categoria miglior suono, insieme ad Alessandro Feletti (post-produzione) e Marco Falloni (mix), per il film Le otto montagne dal romanzo di Paolo Cognetti.
Nella Nota dell’Autore, – che comprende un Ritratto a china e acquerello, omaggio di Mimmo Emanuele, – Goffredo Palmeriniesordisce con un ringraziamento a Pierfranco Bruni per «aver così cortesemente scritto la pagina di Presentazione a questo volume, in un periodo assai impegnativo per Lui, sia per l’intensa attività letteraria, sia nelle manifestazioni del 150° anniversario della morte di Alessandro Manzoni e particolarmente – nell’ultimo scorcio del 2023 e l’inizio 2014 – nella Presidenza della Commissione per la selezione della città Capitale italiana del Libro, incarico conferitogli dal Ministro della Cultura». In essa Pierfranco Bruni ravvisa che «Egli scrive con la consapevolezza che anche una cronaca, una recensione, un dettaglio possano resistere al tempo. Un compito non facile. L’autore lo sa. Nulla può essere dimenticato se ciò che si legge e si vive resta sulla pagina. Ed è la pagina che fa da contraltare alle dimenticanze».
Goffredo Palmerini
Ti racconto così
One Group Edizioni
pp. 328 € 23