In Italia si verificano eventi bizzarri dei quali i media, a mio avviso, non sottolineano la bizzarria. Avevo scritto “non colgono”, ma mi pareva troppo duro, e ho corretto. Prendo due esempi (molto dissimili), cogliendo l’occasione per qualche riflessione. Il primo è la vicenda dei quattro orsetti abruzzesi, orfani e fuggitivi. Per salvarli c’è stata una vasta operazione delle forze dell’ordine con l’uso di droni e di apparecchiature sofisticate. Il sospetto mio (non solo mio) è che gli orsetti non abbiano nessuna voglia di essere “salvati” per finire in cattività e trovarsi soggetti a visite mediche, colloqui con il veterinario/psicologo, interviste della stampa eccetera. Allora due riflessioni. La prima: in Italia ogni anno si macellano circa mezzo milione di vitelli di latte. Gli italiani se li mangiano, e (quasi) nessuno ci versa su una lacrima. Invece per l’incerto destino degli orsetti… Forse si è persa una chiara percezione della differenza con i pelouche. Per me, la cosa è da inquadrare nella generale “bambinizzazione” che caratterizza la nostra società, e che sul nostro futuro non mi ispira vedute ottimistiche. Mia domanda: qualcuno sarà chiamato a rispondere per lo spreco di risorse, e conseguente costo di questa assurdità?

Secondo esempio. Il Papa ha fatto un viaggio di settemila km per visitare una comunità di cattolici dell’ordine del migliaio, quando con settemila km si arriva a New York e con molti meno a Madrid o a Parigi, tutti luoghi che ospitano milioni di cattolici. Nessuno si è chiesto quale sia la ratio dell’iniziativa, e allora voglio provarci io, ed ecco qua: lo vedrei come uno schiaffo (quanto meno, un buffetto) al corrotto e secolarizzato Occidente. La Mongolia, con 5000 dollari di PIL annuo pro-capite è certamente immune dall’infezione illuministica, e non ha scelto Mammona. I pastori nomadi, discendenti di Gengis Khan, saranno magari fedeli buddisti, ma fedeli comunque. Atei si può escludere: se ne incontrano solo da 10.000 di PIL pro-capite in su. E coi fedeli si parla. È una mia interpretazione, naturalmente, ma almeno ci ho provato, a differenza della grande stampa.