Se serviva una nuova occasione per fare l’ennesima figuraccia, la politica italiana – o meglio alcuni esponenti della medesima – non se la sono fatta scappare. Mi riferisco alle polemiche che si sono venute a creare in questi giorni, attorno alla figura di uno Youtuber romano, ex pugile, tale Simone Cicalone. Ora su tante tv e quotidiani. Orbene, cosa avrà fatto costui per attirare l’attenzione, tra gli altri, del segretario generale della Cgil e della redazione dell’Unità? Il nostro Cicalone (bellissimo come cognome romano), munito di operatrice con telecamera, attorniato da una mezza dozzina di esperti di arti marziali, prima ha iniziato a filmare il degrado di Roma, passando tra le varie stazioni, termini in primis, per poi passare più attivamente a filmare i vari borseggiatori nella metropolitana capitolina, fino ad arrivare a contrastare la loro remunerativa attività, avvisando i passeggeri della presenza dei malviventi, e quindi inseguendoli, ma… per intervistarli! E con tanto di ramanzina finale. 

Inaudito! Come si permette costui a disturbare chi borseggia onestamente? E qui la prima delle figuracce annunciate, la più grave, da parte di molti esponenti della sinistra. La Cgil scrive che l’attività del Cicalone romano non è inclusiva ed includente e chiede l’intervento del Prefetto. Si parla di ronde di picchiatori che malmenano poveri operatori dalla mano svelta, con fare truce e fascista. 

A questo punto, ho voluto vedermi molti dei video del Cicalone per rendermi conto della situazione. Invero, da avvocato, non ho notato nulla di illegale, nel suo modo naif di fare informazione. Ma ho potuto vedere in che stato di degrado versa Roma, la capitale del Mondo, il più grande museo a cielo aperto, con sporcizia, escrementi, tendopoli in pieno centro, extracomunitari ubriachi e/o drogati che lanciano bottiglie di birra sui passanti. A chi ama Roma fa male al cuore. 

Poi la sua controversa attività di giustiziere. Entra nelle stazioni metro con il suo seguito (e meno male, sennò da solo verrebbe aggredito) e filma i borseggi, allerta i passeggeri, coopera con la sicurezza, disturba i borseggiatori. Non risulta che abbia mai alzato una mano su alcuno.

Io mi chiedo, perchè certa sinistra si incaponisca a rappresentare qualsiasi tipo di minoranza (almeno spero che sia tale, visto che siamo in Italia), compresa quella dei malviventi? Sembra che a costoro stiano più a cuore le garanzie dei malfattori che i diritti dei cittadini, spesso vittime del malcostume. Guardate che in Italia, rari sono i casi di borseggiatori “fai da te”, i vari romantici e demodè Nick Manosvelta. Sono vere e proprie bande ben organizzate, con capi, esecutori, segnalatori. Spesso si tratta di giovani donne incinte di etnia rom (questo si evince dai video), minorenni, ovvero tutti soggetti che non possono venir incarcerati per delitti contro il patrimonio. Che si spartiscono il territorio con vere e proprie bande di sudamericani, anche aggressivi, che attaccano in serie i vagoni della metró.

In questo mondo capovolto, in questo paese bistrattato, i nostri prodi paladini della legalità, attaccano chi prova nel suo piccolo a fare qualcosa contro questo fenomeno, oramai fuori controllo. Molti altri “comitati” similari di cittadini si sono creati a Milano, Venezia ed altrove. Ma se i cittadini sempre più spesso avvertono questa necessità di riunirsi, è solo perchè le istituzioni non fanno bene il loro lavoro. È per l’assenza delle istituzioni stesse. E non parlo delle forze di polizia, vittime anche loro della incompetenza e del menefreghismo della nostra politica.

E invece la destra che fa? Naturalmente difende i vari Cicaloni per cavalcare l’onda, dimenticandosi di essere al governo, e di non fare nulla per arginare il fenomeno. Quindi altra figuraccia.

La triste realtà è che l’unico che sta facendo bella figura in mezzo a queste farse di politicanti, in questo teatrino della demagogia e dell’incapacità, è il nostro ex pugile romano, a Cicalóóó!