“UNA VITA PER L’ITALIA”. L’intrepido comandante delle formazioni partigiane democristiane, prestigioso artefice del ‘miracolo italiano’ della ricostruzione postbellica.

CONVEGNO DEL 6 LUGLIO A MONTALDO T.se.

Vi è anche un Piano Mattei Piemonte! Rinasce nel suo nome, infatti, la Sezione piemontese dell’Associazione  Nazionale Partigiani Cristiani (A.N.P.C.), già attiva a fianco del Centro Studi Giorgio Catti  nel periodo della storica presidenza del Comandante partigiano cattolico Ennio Pistoi  (M.B.V.M.) di entrambi i  sodalizi. Lo spunto di questo evento è stata la  mostra su Enrico Mattei che è stato ricordato, il 6 luglio scorso, dall’Amministrazione comunale di Montaldo T.se presieduta, al suo secondo mandato, dall’ ex sindacalista della CISL Sergio Gaiotti, con una pregevole mostra ed un interessante convegno organizzato da questo dinamico Comune del Chierese in collaborazione con l’A.N.P.C. e l’Azione Cattolica Diocesana di Torino.  L’incontro è stato moderato da Chiara Genisio,  Vice Presidente nazionale della FISC (Federazione Italiana Stampa Cattolica) e Presidente del Centro Studi Giorgio Catti. Sono intervenuti  esponenti e studiosi di primo piano quali:  Luisa Ghedini – Segretaria Nazionale dell’ANPC – che ha portato i saluti della Presidente,  già parlamentare democristiana, Maria Pia Garavaglia; l’ex dirigente della Rai e Consigliere dell’ANPC, Gianfranco Noferi, referente per ANPC nel Comitato paritetico e nel gruppo di lavoro permanente per l’attuazione del Protocollo d’Intesa del 23 aprile 2024 fra il Ministero dell’Istruzione e del Merito e le Associazioni partigiane e combattentistiche che hanno collaborato alla Liberazione ed a porre le basi della Costituzione;  il prestigioso rappresentante torinese della cultura cattolica, Ermis Segatti; l’autorevole esponente dell’Azione Cattolica torinese Dino Cassibba. Lo storico Gianfranco Noferi ha delineato il profilo e la storia  dell’uomo Mattei di cui è profondo conoscitore avendo raccolto gran parte del materiale oggi disponibile. Lo stesso relatore ha saputo quindi raccontare  il tempo della Liberazione dell’Italia avvenuta fra l’autunno del 1943 e la primavera del 1945. In tale contesto storiografico egli ha inserito l’apporto di Enrico Mattei  il quale, oltre ad essere il Comandante delle formazioni democristiane, svolse al vertice dell’organizzazione resistenziale l’impegnativo e rischioso incarico di organizzatore  dell’intendenza del movimento nell’Italia settentrionale. Nel dopoguerra  si schierò dalla parte delle democrazie occidentali coerentemente agli ideali di Libertà e di solidarietà cristiana  di questa componente fondamentale della Resistenza. Questo poliedrico personaggio resterà nella Storia  come uno degli artefici di prima grandezza del “miracolo italiano” nella ricostruzione post bellica del nostro paese in cui operò nel ruolo di manager  delle aziende energetiche  statali esprimendo al massimo livello di efficienza imprenditoriale la sua innovativa visione della politica industriale in questo strategico settore che condiziona l’industria moderna. Mattei, infatti, ha saputo coniugare le radici culturali cristiane con la necessità di ricostruire e organizzare una nuova industria con una coraggiosa visione geo-politica profondamente originale. Egli ha avuto la capacità, quasi innata, di pensare in grande intuendo che per progettare un paese moderno ci volevano operatori  capaci di esprimere la cultura della modernità nell’interesse comune condiviso.  In chiusura del convegno, Dino Cassibba ha richiamato l’attenzione sulla partecipazione dei cattolici alla Resistenza con il sostegno attivo di molti sacerdoti e Presuli (e il sacrificio di oltre 900 Caduti tra le file dei giovani di Azione Cattolica), contribuendo efficacemente alla caduta del fascismo ed alla liberazione e riunificazione dell’Italia anche grazie agli alleati ed alle forze armate regolari italiane cobelligeranti (che annoveravano più di 500.000 uomini).

Dalle iniziative di questa giornata  ha quindi preso il via la campagna di adesione all’Associazione Nazionale Partigiani Cristiani da parte di tutti coloro che si riconoscono nell’ispirazione cristiana della Resistenza per custodire i valori che sono maturati in quel periodo e vogliono preservarne la memoria storica.

Chi volesse partecipare e aderire alla Sezione piemontese dell’Associazione Nazionale Partigiani Cristiani può mettersi un contatto e richiedere informazioni al numero telefonico 3289436897.

La Segreteria della Sezione

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