Un augurio di buone feste a tutti i nostri lettori e associati. Pannunzio Magazine nasceva esattamente  un anno fa, anche se non aveva neppure una grotta in cui ricoverarsi e  non poteva pensare al disastro rappresentato dal 2020, un anno maledetto da ricordare nei secoli. Per ora abbiamo vinto le difficoltà, abbiamo tanti lettori che ci leggono in tutta Italia e all’estero. Un grazie ai tanti collaboratori autorevoli. Tra noi abbiamo subito creato un clima di amicizia, non il clima fetido di quelle redazioni nido di vipere dove comandano certi giornalistini  scrivili con i potenti, ma incapaci di convivere con la verità e la loro dignità. Noi ci richiamiamo allo stile di Pannunzio che a Natale faceva avere alla moglie Mary un grande fascio di rose rosse. Lei era originaria dell’Ungheria e sentiva certe tradizioni che travalicano anche la fede. A tutti i nostri lettori la rosa rossa di Pannunzio con l’impegno di essere liberi e indipendenti in un giornalismo italiano indecente che ha smarrito la sua storia in verità sempre al servizio di qualcuno: i fascisti e gli antifascisti.  Noi cerchiamo di essere della pasta di Flaiano e non siamo buoni e accomodanti neppure a Natale, specie questo Natale che ci ha provocato non solo il virus, ma gli errori dei politicanti che ci opprimono di divietino, senza darci un attimo di speranza fiducios, in combutta con scienziati litigiosi e poco credibili, più in tv che al microscopio. Auguri dalla redazione.