È stata presentata a Pesaro, capitale italiana della Cultura 2024, mercoledì 5 giugno, in prima nazionale, l’opera immersiva di Marina Abramovic intitolata ‘The Life’, prodotta da Tin Drum , per la regia di Todd Eckert.

L’opera, per la prima volta nella storia dell’arte, propone una performance  in una doppia dimensione, fisica e digitale. Hanno preso parte alla conferenza stampa al Centro Arti Visive Pescheria, nel cuore di Pesaro, il vice sindaco e assessore alla bellezza del Comune di Pesaro, Daniele Vimini, il direttore artistico di Pesaro 2024, capitale italiana della cultura, Agostino Riitano, e Todd Eckert, regista dell’opera, fondatore e presidente di Tin Drum.

The Life costituisce un’esperienza cinematografica tridimensionale unica, aperta al pubblico dal 5 al 18 giugno 2024 al Centro Arti Visive Peschiera e parte del palinsesto di Pesaro 2024- Capitale italiana della cultura “La natura della cultura”.

The Life  rappresenta il primo evento immersivo di arte performativa in realtà mista mai concepito. Presentata alle Serpentine Gallery di Londra nel 2019, l’opera ha attraversato il mondo prendendo vita in diverse città,  raggiungendo persino il traguardo della vendita all’asta record in occasione dell’appuntamento autunnale di Christie’s nel 2020. Ancora prima che il mondo globalizzato sperimentasse l’isolamento forzato causato dalla pandemia da Covid-19, elaborando strategie per mantenere la propria connessione sociale, l’artista si poneva il problema della smaterializzazione del corpo e della sua trasposizione in una dimensione slegata dal qui ed ora.

A Pesaro l’evento immersivo debutta con una veste ampliata, arricchito dei costumi originali ed elementi acustici pensati per invitare a una riflessione dedicata alla natura della memoria, dove l’artista transita in mondi diversi e attraversa il tempo e lo spazio.

“È un grande onore – spiega nel suo videomessaggio Marina Abramovic – essere invitati a Pesaro 2024, capitale italiana della Cultura. Presenterò con Tin Drum il mio nuovo lavoro in realtà mista intitolato The Life. So che Pesaro capitale è incentrato sul rapporto tra scienza, natura e tecnologia.  Il mio lavoro si basa sulle arti performative  e questo è  il mio primo esperimento, il mio primo tentativo di utilizzare le nuove tecnologie e di ampliare l’idea di come le arti performative possano essere viste in futuro, se l’artista non è più fisicamente presente”.

The Life, ideata da Marina Abramovic e prodotta dallo studio specializzato in mixer reality Tin Drum con la regia del fondatore Todd Eckert, è un’opera immersiva che accompagna lo spettatore in un percorso dal sapore rituale. Ciascun partecipante è  invitato a librerrais di qualsiasi dispositivo elettronico e a indossare un visore per la realtà aumentata, attraverso il quale visualizzare i confini di una stanza vuota. Al centro dell’ambiente virtuale è  presente un ologramma dell’artista Marina Abramovic, la cui performance può essere osservata dal pubblico in maniera libera e da qualsiasi angolazione. L’assenza di barriere e schermi fornisce l’opportunità  di cogliere nuovi punti di vista, vivendo un’esperienza unica nel proprio genere insieme all’artista.

L’opera riflette sul potere dell’arte come forza non tangibile, scaturita dall’incontro tra l’artista e l’energia collettiva delle persone coinvolte nell’opera. L’immagine digitale di Marina Abramovic permette all’artista di realizzare una performance senza essere fisicamente presente, creando uno spazio che oscilla tra reale e virtuale  e superando i confini della performance in presenza per entrare a pieno titolo nel territorio simbolico della memoria.

“Tra cento anni – spiega il regista Todd Eckert – quando chiunque abbia conosciuto Marina Abramovic sarà morto, ci saranno persone che guarderanno The Life e, si spera, sentiranno quel senso di connessione di esperienza umana. Questo è  davvero il punto dell’opera: cercare di creare una connessione umana autentica tra artista e pubblico, che vada oltre la semplice osservazione che domina i nostri media attuali”.

The Life invita a misurarsi con le idee di assenza e durata, affrontate attraverso il posizionamento dell’artista in una dimensione oltre il tempo. L’opera, che prende vita in un orizzonte di eterno presente, punta i riflettori sulle possibili intersezioni tra tecnologia e azione artistica, coltivando al contempo la connessione umana che si crea tra artista e spettatore.

L’evento immersivo è aperto al pubblico tutti i giorni dal 5 al 18 giugno, dalle 10 alle 23, negli spazi del Centro Arti Visive Peschiera. L’ingresso è disponibile su prenotazione attraverso il sito vivaticket.it.

Arricchisce e completa il progetto la conversazione aperta al pubblico tra Marina Abramovic e Todd Eckert, in programma martedì 18 giugno alle 21.30 presso il teatro Rossini. L’incontro vedrà l’artista esplorare la genesi di The Life e le implicazioni che l’opera porta alla luce nel corso di un dibattito aperto. I biglietti sono disponibili dal 12 giugno anche presso il teatro Rossini.

Mara  Martellotta