Alassio è vuota, le movide estive sono un passato che spiega anche le rigide restrizioni odierne e che puniscono anche i ristoratori corretti. Se Alassio piange, Sanremo non ride e le riviere sono un deserto. A Sanremo niente Casinò.  Anche le seconde case sono state chiuse in modo draconiano e a volte anche un po’ insensato anche se qualche furbo ha trasgredito alle regole. Leggo invece che a Monaco casinò e ristoranti aperti attirano turisti italiani e francesi. C’è atmosfera di festa spensierata. Nel pieno della pandemia il principato si comporta  come un‘ enclave di irresponsabili goderecci e autolesionisti. E’ vero che è uno stato sovrano , ma sta trasformandosi da staterello da “Vedova Allegra “ a luogo che fomenta tragedie  sanitarie i cui pure non si sono resi conto. Fare affari milionari a spese di italiani e francesi e magari anche contribuire a infettarli non è degno di un governo civile. Occorrono sanzioni e azioni diplomatiche senza indugi.  Lo Stato di bengodi per gli evasori adesso diventa anche luogo di divertimento irresponsabile per i ricchi amici di Briatore, reduci dai fulgidi successi sardi di questa estate.
Ci sono comportamenti che demarcano la linea della civiltà e quella della barbarie. A Montecarlo ci si diverte, in Italia ci si ammala e si tira cinghia. Sono cose che neppure nei paesi più retrivi e reazionari d’Europa accadono o almeno così ci raccontano.