Signor Ministro, l’ho molto apprezzata quando, insediandosi al ministero della Difesa, è andato ad inginocchiarsi davanti al sacello del Milite Ignoto al Vittoriano. Credo che sia stato l’unico ministro dopo tanto tempo. Le scrivo oggi dopo essere riandato ad Aquileia dove più volte mi ero recato  in passato (anche nel 2021 per il centenario del Milite Ignoto) come storico contemporaneista. Aquileia nel 2021 ha vissuto giorni di intenso patriottismo, testimoniato da qualche tricolore che ancora sventola, in verità un po’ stancamente. Ma la situazione oggi è desolante. Le fotografie scattate lo dimostrano. Il  cimitero degli eroi è in condizioni di abbandono non solo per l’erba alta che impedisce di leggere le parole Milite Ignoto. Le scritte a volte sono illeggibili e anche le poche e scarne indicazioni stampate sono state rovinate dall’acqua pur in tempi di siccità. Il ricordo del 1921 e del 2021 non c’è più. Gli studenti in visita ( neppure tutti) vengono accompagnati dai loro docenti per pochi minuti al cimitero. Le parole che ho sentito da alcuni maestri mi hanno indignato per l’ignoranza storica o la solita malafede che porta a vedere tutto ciò che è sacrificio per la Patria come bolsa retorica patriottarda e guerrafondaia. Nella basilica attigua le visite sono state  giustamente ampie e dettagliate anche perché il patrimonio archeologico è oggetto di cure neppure confrontabili. Allo shop del Museo ho visto tante oggetti  in vendita, perfino degli accendini con l’immagine della basilica, ma non ho trovato nulla sul Milite Ignoto o su Maria Bergamas che lo scelse nel 1921. Anche la tomba di Maria non è curata a dovere. Unico elemento positivo il fatto che alcuni libri sul Milite e la Grande Guerra sono in vendita allo shop. Quel cimitero è luogo sacro per gli Italiani, un piccolo tempio di Santa Croce sui luoghi della IV Guerra di indipendenza. Mi permetto di sollecitare un Suo intervento per Aquileia. E già che ci sono Le segnalo che anche al Sacrario di Redipuglia le cose da rivedere e migliorare ci sono . La stessa velocità delle auto davanti al Sacrario e ‘ un pericolo per l’incolumità dei visitatori. Tra l’altro gli studenti che erano ad Aquileia non c’erano alla vicina Redipuglia, malgrado non piovesse più. Io credo che questi luoghi vadano valorizzati a tutela della memoria storica degli Italiani.

Grazie, Signor Ministro per la Sua attenzione. Cordiali saluti. 

Pier Franco Quaglieni,  direttore del Centro Pannunzio