La proroga  dei vari Bonus, chiamati comunemente Facciate ed Efficientamento energetico, per uno strano e crudele destino, è avvenuta nello stesso giorno dei funerali delle vittime di via Genova a Torino. Ora non sembri suonare un commento nefasto o da Cassandra,  ma non vedo nulla di positivo in questa ulteriore decisione governativa, che quando va bene produce danni irreversibili alla storia delle città, come dissi in un’intervista fattami su La Stampa, quando va male produce vittime. C’è stato un aumento del 16% di infortuni denunciati, alcuni non denunciano neppure, nel solo periodo tra gennaio e settembre 2021, rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso, da 17.800 a 21.300 di cui  87 mortali, nel solo mese di settembre, 1826. Secondo report di associazioni di costruttori, dell’INAIL e delle ASL, la percentuali di morti e di gravi incidenti nell’edilizia, avviene al 90% in cantieri di piccole ditte che, non solo sono carenti o latitanti sotto l’aspetto della sicurezza, ma anche delle previdenze ed assicurazioni dei propri operai, per lo più in nero e clandestini senza diritti e per questo molti incidenti non vengono neppure denunciati. Sono Imprese sorte ad hoc, iscritte solo alla Camera di  Commercio, che a differenza del Collegio Costruttori, non controlla lo stato giuridico, le attrezzature ed i ruoli dei vari operatori, come ad esempio il Direttore Tecnico che deve essere un architetto od un ingegnere iscritto all’Ordine e con esperienza. Nelle tanto deprecate opere pubbliche, dove però gli incidenti sul lavoro sono molto rari, le Imprese devono avere gli Attestati SOA per le varie Categorie ed Importi, sono 53 tipologie diverse, dal Restauro alle Gallerie, Ponti e Viadotti. Inoltre devono avere la Certificazione di Qualità e su questo vigilano i vari Ispettori preposti. Sino ad alcuni anni fa, per ottenere queste iscrizioni, le Imprese dovevano sottoporsi a pesanti istruttorie e  in più alla fine passare sotto l’esame di un  super Comitato formato da tecnici di nomina dei vari Ministeri. Io ho rappresentato all’interno di questo Comitato, il Ministero del Lavoro, per nomina dei vari Ministri pro tempore ed esaminavo fatturati, posizione previdenziale ed assicurativa dei vari operai oltre che attrezzature. Nelle micro imprese tutto questo non esiste ed ho esecrato più volte il ruolo della Cam Com che, in automatico iscrive chiunque come Impresa di costruzione. Mi sono sforzata di spiegare più volte nelle assemblee di condominio che  essere  iscritti  alla Cam Com, non significa nulla, non protegge nessuno né i lavoratori né i committenti. Ma è un concetto troppo difficile da comprendere anche per avvocati, medici, docenti… Lo stesso dicasi per l’obbligo della Sicurezza sui Cantieri definita prima dal Dlgs 494/96 e poi dal 81/08, norme rese obbligatorie anche per cantieri privati e qui proposte dagli Amministratori ai Condomini come  noiose pratiche burocratiche da espletare. Quando nelle varie assemblee cercavo di spiegare in cosa consiste, vedevo un disinteresse totale, tant’è che ho smesso di frequentarle, mettendo a verbale le mie dure considerazioni. Ora il varo degli incentivi fiscali e la sua deleteria proroga, oltre ad essersi rivelata molte volte  una truffa ai danni dello Stato, né più né  meno del reddito di cittadinanza, potrebbe diventare un’ecatombe per i lavoratori ed i cittadini in generale. Qui occorre spiegare, non l’ho visto scritto su nessun giornale, che è obbligo anche per piccoli cantieri privati, il Coordinatore della Sicurezza in fase di Progettazione e di Esecuzione, che redige il Piano ex Dlgs 81/08, poi sia al momento dell’installazione del Cantiere che in tutte le fasi successive va quotidianamente sul posto e redige verbali e OdS, allerta gli organi competenti se riscontra una condotta non idonea da parte dell’impresa. In caso di  non corretta sorveglianza od addirittura incidenti, il Coordinatore viene raggiunto da sanzioni pecuniarie altissime ed anche dall’arresto. Il massimo responsabile è quindi proprio il professionista incaricato, che a volte accetta o si propone  non consapevole del suo ruolo. Quando mi viene conferito dalle Amministrazioni pubbliche, che solitamente uniscono la progettazione e la DL, sono conscia dei pericoli e rischi ed io con la mia squadra vigiliamo quotidianamente sui Lavori. Un fatto sorprendente nel caso di via Genova é che nel Piano non fosse previsto per la durata del montaggio delle gru,  fase delicatissima, la chiusura della via, calcolando anche il raggio d’azione dei bracci per non interferire sui prospetti delle case nel momento dell’aggancio (è stato un caso fortuito che in quel momento non passasse uno più bus…). Lo prevedo sempre e poco mi importa che qualcuno si lamenti, si può al limite intervenire, con un permesso speciale, durante le ore antelucane. Il problema adesso sarà per i giudici nello scegliere i periti, perché solitamente tendono a pescare sempre nella solita rete dei ” periti di mestiere “, quindi non tecnici con esperienza sul campo delle professioni ma teorici esperti di termini giuridici e basta. Prevedo ahimè un futuro funestato da altre tragedie, tragedie che hanno molti responsabili inconsapevoli, come i  Condomini, suggestionati anche in alcuni casi dagli Amministratori di Stabili, che al pari dei cittadini assurti  da due anni, al ruolo di virologi ed infettivologi, pontificano su materie che non conoscono nel modo più assoluto, diventando complici di questi lutti.