Da qualche decina d’anni stiamo assistendo ad un fenomeno epocale: la migrazione di massa, dall’Asia, ma soprattutto dall’Africa. La causa primaria non è, secondo me (non sono uno scienziato), il cosiddetto “riscaldamento globale”, piuttosto la crescita demografica incontrollata. Mi limito a questo argomento. Per ragioni familiari, ho una certa familiarità con i fatti del Corno d’Africa. La regione, che fu per breve tempo colonia italiana, comprende Etiopia, Eritrea, Somalia ex-francese (Gibuti), Somalia ex-britannica (Berbera) e Somalia propriamente detta. Le guerre periodiche tra Etiopia ed Eritrea, tra Etiopia e Somalia sono state causate in parte dal bisogno dell’Etiopia di un accesso al mare, in parte dalla scarsità di risorse per una popolazione in forte crescita, malgrado fame, guerre e malattie assortite. Quando parlo di crescita incontrollata mi riferisco a famiglie in cui – anche grazie alla poligamia incoraggiata dall’Islam – ci sono anche più di venti figli da due sole madri. E ciò malgrado la povertà assoluta (non quella relativa di cui si parla in Italia) e la scarsità di medici e farmaci anche per malattie banali. La ricca Europa è vista come il Bengodi, come il luogo in cui magicamente o quasi si risolvono i problemi economici. Considerazioni simili valgono per altri paesi africani, dove la povertà si accompagna ad una crescita demografica spaventosa e alle lotte tribali per in controllo dell’acqua e delle eventuali risorse minerarie. A questo punto si saldano gli interessi di trafficanti locali – a cui non importa che siano sfruttati biecamente dei concittadini – , di mafie europee varie, di “grandi vecchi”, come Soros. di Ong tedesche, francesi, olandesi, italiane e chi più ne ha più ne metta. Ora in Italia c’è una netta divisione tra i cosiddetti “buonisti” – che vogliono accogliere i migranti clandestini – e gli altri, che invece vogliono difendere le frontiere e accettare solamente i profughi di guerre (che sono tanti…) e non anche i migranti economici. Salvini è stato accusato di razzismo, fascismo a altro ancora per aver tentato, come ministro degli Interni, di fermare i barconi dei clandestini e le navi delle Ong. Dobbiamo dire che l’azione di Salvini, al di là del giudizio morale (che per i buonisti è assolutamente negativo e per gli altri decisamente meritorio) è probabilmente inutile, come cercare di svuotare un lago con un ditale: sono pronti o si preparano a partire milioni di africani, seguendo la rotta libica. E buona parte di quei migranti clandestini sono musulmani poco disposti all’integrazione. E’ sufficiente vedere a proposito quanto sono integrati i musulmani francesi delle banlieues, o quelli belgi e anche quelli inglesi. Il richiamo alla caduta dell’impero romano può far sorridere qualcuno, ma forse è opportuno ricordare che buona parte dei popoli barbari non volevano la distruzione dell’impero. I barbari che venivano da nord e da est – a parte gli Unni – vedevano nelle terre dell’impero l’abbondanza, la ricchezza e volevano godere dei vantaggi dei sudditi imperiali. Il risultato fu la fine dell’impero d’Occidente e l’inizio del Medioevo. Aggiungo la Spagna dell’ottavo secolo: i berberi del Nordafrica la invasero pacificamente durante il regno dei Visigoti, ma diedero manforte al condottiero Tariq quando questi attaccò i Visigoti e con una sola battaglia vittoriosa si impadronì della Penisola iberica. Ma è noto che la Storia insegna poco o nulla, soprattutto im tempi di ignoranza diffusa e incoraggiata da ministri dell’Istruzione bilaureati ma incolti e incapaci, che lasciano le scuole vuote e gli studenti a casa, forse temendo che l’istruzione apra gli occhi a tanti, se non a tutti, sull’impreparazione e il pressapochismo degli attuali esponenti di Governo.
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