Certo che esiste!
Un mondo progressista e moderato che condivida valori fondamentali: giustizia sociale, europeismo maturo, crescita e lotta alle speculazioni, all’evasione fiscale e alla criminalità, risanamento delle finanze pubbliche, politiche di pace, difesa dell’ambiente.
Da dove si parte per mettere insieme queste forze?
Da un tavolo, non da un campo: ci si siede educatamente e si elabora e concorda un programma di governo, magari interessando scienza e cultura, ovviamente rinunciando ai particolarismi delle singole forze politiche; quindi si sceglie un leader autorevole, superpartes, da candidare al governo del Paese, l’Italia ne offre più al mondo che a sè stessa; poi si presta giuramento di fedeltà alla costituzione antifascista, al programma e al leader; e infine ci si mette a lavorare.
Per questo viatico il successo è assicurato, l’Italia ama la Repubblica, la sua Costituzione, i suoi valori e i suoi fini. Se si tradisce questo viatico crolla la partecipazione al voto, si diffonde sfiducia, vincono le minoranze politiche e le destre.
Un appello dunque alle personalità politiche che negli ultimi decenni hanno tradito questo impegno: lasciate perdere campi, particolarismi e inettitudine, abbiate l’ambizione di costituirvi in grande classe dirigente che il Paese ricorderà e onorerà sui libri di storia.
A lavoro!